Il petauro dello zucchero.. Meglio Sugar Glider!

Ciao... Come preannunciato, ho la tastiera con il Layout sbagliato.. quindi perdonatemi la punteggiatura a casaccio.

E' finalmente giunto il momento di presentarvi i miei due petaurozzi..

Il Petauro Dello Zucchero

Il petauro, e' un MARSUPIALE (contrariamente a quanto si possa pensare) originario dell'AUSTRALIA.

Solo da poco e' diventato un'animale da compagnia.

In Italia si fatica a trovarli, e spesso si trovano su prezzi esorbitanti, forse meglio cosi... e' un'animale che richiede molte attenzioni, e nelle mani sbagliate potrebbe soffrire molto.

Ha un'odore particolare... Necessita di una dieta al 75% fruttifera (frutti dolci) e al 25% animale (camole della farina).

Il pasto va somministrato al risveglio e lasciato disponibile tutta la notte, gli avanzi la mattina sono la conferma del corretto pasto.

Spero si sia capito che... e' un animale notturno.. si sveglia alle 22:00 e va a dormire alle 8:00 circa..

Sono molto socievoli, anche se all'inizio ci vuole infinita pazienza, poi diventeranno i vostri inseparabili amici, fondendo con voi un rapporto di simbiosi.

Soffrono tanto il freddo e lo stress. Richiedono ampi spazi per saltare, non a caso e' definito erroneamente scoiattolo volante...

Come ho detto nel titolo, viene anche denominato sugar glider, il termine sugar (zucchero) sta ad indicare la sua sfrenata passione per il glucosio.

Pablo e' il primo arrivato.. pagato una fortuna in un centro commerciale, dove veniva catturato sempre con il retino.. e' molto schivo e con lui sto ancora cercando di formare un rapporto.

Jack e' il secondo.. socievole ed educato.. Ho fatto milano/vicenza per andarlo a prendere! L'ho preso da un privato.

Questi sono i miei due nuovi animaletti.. dopo una famiglia allargata di degu del cile, di 10 esemplari molto molto selvatici.

Nel video:

Pablo (il petauro nella gabbia);

Jack(il petauro che tengo in mano);

Ivan (il gatto);

Silvia (la mia ragazza);

Mia mamma;

Io (con la maglia rossa);

Gloria (mamma di Silvia).

Un ringraziamento al cameraman Giordano!